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Opuscoli Eruditi

All’ombra di Canova. Le celebrazioni canoviane a Udine nel 1823

Paolo Pastres

Udine, 2024

Collana Opuscoli eruditi, nr. 1.

Il volume esplora un evento piuttosto interessante per la sua genesi, ma anche per le sue implicazioni sulla cultura e l’arte udinese: le due giornate di celebrazioni – nel 1823, a sei mesi dalla morte - di Antonio Canova (1757-1822), artista noto e ammirato, che tuttavia a Udine non fu mai presente, né in essa ebbe mai significative commissioni. Canova fu legato a diversi friulani, conosciuti a Roma (come lo scenografo cividalese Chiarottini che riprodusse mirabilmente alcuni monumenti canoviani), e a Venezia (Giovan Battista Flamia che subito ne scrsse a Lavinia Florio Dragoni). Lo scultore di Possagno intrattenne una lunga corrispondenza con Giulia Piccoli di Brazzà il cui figlio Antonio fu anche suo allievo e ne eseguì un ritratto. E un’amicizia testimoniata da altro epistolario fu quella con la pittrice monfalconese Marianna Pascoli Angeli che tentò anche di farsi tramite per una commissione di bassorilievi in gesso richiesti dalla contessa Margherita Belgrado Antonini, rimasta priva di seguito. Canova era ammirato non solo dalle gentili corrispondenti ma da molti personaggi udinesi: Antonio Bartolini, pubblicando l’opera di Cortenovis sulle antichità di Sesto, riporta l’elogio dello scultore da parte dell’abate Lanzi che vedeva in Canova il protettore e restauratore del patrimonio artistico italiano spogliato dai Francesi.

Le celebrazioni udinesi del 19 e 20 aprile 1823 assumono quindi un doppio valore di orgoglio per il riconoscersi in un’eccellenza italiana con il tributo all’artista con cui tanti friulani erano stati a contatto, e allo stesso modo l’ambizione a ottenere nell’Impero asburgico un ruolo culturale di primo piano nell’età della Restaurazione. Delle celebrazioni dà puntuale riscontro il periodico La Gazzetta privilegiata di Venezia che il 6 maggio 1823 pubblica un articolo datato 25 aprile. Il programma alterna momenti solenni (le esequie celebrate dall’arcivescovo, i discorsi del vice delegato imperiale Zecchini e di Francesco Osterman) alle declamazioni poetiche. Per l’occasione si compongono musiche e soprattutto si espongono opere che commemorano l’artista: dal ritratto di Politi al cenotafio di Giacomo De Martini, dai dipinti di Paghini alla medaglia commemorativa di Fabris. Ne emerge una personalità di grande levatura e ispirazione per le Arti, anche in Friuli, del tutto in accordo secondo chi lo celebra con il potere temporale e religioso del tempo.

Indice: Presentazione (A. Tilatti). Premessa (P. Pastres). Bibliografia. All’ombra di Canova : le celebrazioni canoviane a Udine nel 1823 (P. Pastres). I, Udine e Canova, un’intensa passione. II, Le cerimonie in memoria di Antonio Canova a Udine il 19 e 20 aprile 1923. Indice dei nomi.