
Carta politico-amministrativa della Patria del Friuli al cadere della Repubblica Veneta
a cura di Gian Lodovico Bertolini, Umberto Rinaldi
con premessa di Pier Silverio Leicht
Udine, Società Storica Friulana, 1913
La pubblicazione si apre con una premessa di P.S. Leicht che riprende la presentazione della Carta fatta nell’ottobre del 1911 in occasione del congresso della Società Storica Friulana tenutosi a San Daniele, nella quale aveva ripercorso tre secoli di storia del Friuli dal Cinque all’Ottocento. L’antico territorio della Patria del Friuli, caduto nelle mani di Venezia nel 1420, si contraddistingue per una notevole frammentarietà, che non cessa solo a causa della conquista veneziana, perché era di fatto formato da numerose e diverse giurisdizioni, vera “unità di misura” del territorio. Vi sono quelle “parlmentari” (comunità sottoposte a signori ecclesiastici o feudali che partecipano al parlamento), altre in mano al governo (ville comuni) che per necessità di denaro concede investitura feudale a nobili o ricchi (giurisdizioni dominicali) che non hanno però diritto a sedersi in parlamento. Ma neppure questa era sempre una regola fissa e vi sono giurisdizioni con più rappresentanze in parlamento.
Alla premessa segue la Notizia sui criteri di costruzione della Carta, di Bertolini e Rinaldi, che ricordano le fonti delle notizie geografiche, soprattutto con la moltiplicazione, nel Settecento delle compilazioni alfabetiche che presentano tuttavia numerose problematiche, dovute come già indicato dal Leicht, alla sovrapposizione delle giurisdizioni. Vengono indicate le giurisdizioni con il capoluogo ad eccezione delle poche dominicali; sono descritti tutti i confini, questi in realtà spesso immutati nel tempo, sia esterni che interni: non si considerano quelli ecclesiastici poiché anche qui manca omogeneità e la mole di lavoro che questo studio avrebbe richiesto non sembra controbilanciato da un’effettiva utilità. La carta, in scala 1:200.000, riporta i corsi d’acqua principali ed anche secondari se utili a identificare un confine, ma si esclude l’orografia. Chiude lo studio una Indicazione delle opere principali che servirono alla costruzione della Carta: l’elenco di fonti comprende manoscritti, opere a stampa generali, carte geografiche e topografiche, opere riguardanti le partizioni del territorio. Segue la carta vera e propria con una legenda sui colori usati.
[Contenuti] Pier Silverio Leicht, Premessa. Gian Lodovico Bertolini-Umberto Rinaldi, Notizia sui criteri di costruzione della Carta; Indicazione delle opere principali che servirono alla costruzione della Carta.
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