Pubblicazioni

Opuscoli Eruditi

Giuseppe Malignani. Pittore e fotografo

Giuseppe Bergamini

Udine, 2024

Collana Opuscoli eruditi, nr. 2.

Il volume presenta in apertura un’amplissima bibliografia relativa all’ambiente culturale e artistico nel quale si sviluppa e cresce la passione di Giuseppe Malignani dapprima per la pittura e in un secondo momento per la fotografia. Giuseppe Bergamini , storico direttore della Deputazione di Storia Patria per il Friuli, ricostruisce, nelle pagine del volume, tutta una rete di relazioni culturali tra i pittori che popolano il Friuli e soprattutto Udine nell’Ottocento. Il cividalese Giuseppe Malignani (1812-1878) compie i primi passi verso quella che per un lungo tempo sarà la carriera di pittore, a Udine e poi a Venezia, dove si diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti, avendo come maestri il friulano Odorico Politi e il bolognese Lodovico Lipparini. Dopo una breve esperienza nei territori dell’Impero, torna in Friuli e partecipa a diverse esposizioni. Malignani si afferma soprattutto come ritrattista e suoi sono infatti i ritratti degli anni Quaranta dell’arcivescovo di Udine Emanuele Lodi, del meteorologo Girolamo Venier, del conte Daniele Florio, mentre gli viene attribuito un ritratto di Jacopo Tomadini. Al decennio successivo risalgono i ritratti del musicista Comencini,  del conte di Trento, di papa Pio IX, del cardinale Fabio Maria Asquini, solo per citare alcuni dei molti realizzati. Malignani è anche restauratore, di tipo più amatoriale che conservatore (e perciò criticato dagli intenditori) e si dedica anche ad alcuni affreschi (come quelli per la villa di campagna dei Giacomelli o una pala d’altare). Verso la fine degli anni Cinquanta, probabilmente per la scarsità di commissioni di lavori di pittura, Malignani si interessa di fotografia, introdotta in Italia nel 1839 inizialmente nella forma del dagherrotipo (dall’artista francese che lo aveva scoperto) e dal 1854 nella forma della moderna fotografia (la differenza sta nel numero di pose ottenibili con un’unica lastra). Nel 1858 apre uno studio a Udine ed esegue ritratti sempre molto apprezzati. Continua infatti a pensare da pittore (e a “firmarsi” tale, poi si userà la dicitura “pittore e fotografo”) e si fa conoscere esponendo le proprie fotografie nei negozi della città. Le fotografie degli ambienti cittadini, che si affiancano ai ritratti, permettono di ricostruire anche visivamente momenti della storia di Udine,  come la visita di Emanuele II all’indomani dell’annessione del Friuli al Regno d’Italia nel 1866, o ciò che resta del devastante incendio che quasi distrugge la Loggia del Lionello dieci anni dopo. Il Malignani muore nel 1878, ma lo stabilimento ormai affermato continua con la figlia Adele. Anche il figlio di Giuseppe, Arturo, si dedicherà alla fotografia con apprezzabili risultati soprattutto per la Società Alpina Friulana. Ma presto la passione per le scienze lo porta ad altra e più nota carriera. Lo studio paterno, dopo alterne vicende, termina definitivamente di esistere nel 1913.

Arricchisce il volume una bella e ricca serie di immagini e lo conclude un opportuno Indice dei nomi.

Indice: Presentazione (A. Tilatti). Bibliografia. Giuseppe Malignani pittore e fotografo (G. Bergamini). Indice dei nomi.