
Pubblicazioni della Deputazione di Storia Patria del FriuliGorizia. Studi e ricerche per il LXXXIX Convegno della Deputazione di Storia Patria per il Friuli
a cura di Silvano Cavazza, Paolo Iancis
Udine, 2018
Gli Atti del Convegno della Deputazione tenutosi a Gorizia nel 2016 offrono uno sguardo su aspetti particolari e su figure peculiari del territorio goriziano dal periodo romano alla prima metà del Novecento: il primo contributo narra la battaglia avvenuta nel 394 d.C. presso un non identificato fiume Frigidus, che vide contrapposti l’imperatore d’Oriente Teodosio e quello che veniva da lui considerato un usurpatore, Eugenio Agabaste. La piana di Salcano rivela una parcellizzazione di epoca romana le cui tracce sono riconoscibili ancora oggi nelle varie proprietà, poiché esse ricalcano quella romana sia per la conformazione del suolo che per una continuità abitativa nei secoli. Si studia poi un atto di compravendita redatto nel 1262 a Lucinis: la ricerca verte sul toponimo e sulle ragioni della sua identificazione con Lucinicco. L’esplorazione della storia della Contea di Gorizia nei primi decenni del XVI secolo occupa un corposo studio storico sull’annessione di Gorizia all’arciducato asburgico attuata dal “re dei Romani” Massimiliano d’Asburgo, figlio del defunto imperatore Federico III, e sui rapporti con Venezia. Viene poi delineata la figura di Giovanni Pompeo Coronini, protagonista di una delle ultime missioni di pace con il sultano turco nel 1665. Nel XVII secolo si colloca la vicenda di alcuni contadini di Podgora, condannati a ricevere una pena corporale per aver boicottato l’impianto di una foraggera secondo le disposizioni del Capitano di Gorizia: questi aveva accolto il progetto della Società agraria e di Ferdinando Attems per migliorare la resa dei prati con la semina “intensiva” di trifoglio ed erba medica. Altro intervento riguarda la figura di Gian Giuseppe Balzellini, originario di Cormons, “primo ragioniere” (Buchalter) a Gorizia, tra metà e fine Settecento: autodidatta, studioso dilettante, ebbe un ruolo importante nella revisione del Catasto goriziano, ma eseguì anche esperimenti scientifici e pubblicò diversi almanacchi e manuali d’uso pratico. La storia di Gorizia dal secolo XVIII al XIX è esplorata anche attraverso la collezione appartenuta alla famiglia Coronini e raffigurante i suoi esponenti anche di rami diversi (Quisca, San Pietro) o con loro imparentati (De Puppi, Attems ecc.).
Chiude la raccolta la vicenda della donazione alla città di Gorizia dei premi e degli attestati ricevuti negli anni da Graziadio Isaia Ascoli, che nel maggio 1907 (a pochi mesi dalla sua morte) per volontà dei figli vennero ceduti: documenti, medaglie, fasce e coccarde ebbero purtroppo un destino di parziale perdita e dispersione a causa degli stessi interventi all’interno degli enti in cui si era deciso di conservarli.
Indice: Nota dei curatori; Rajko Bratož, La battaglia del Frigidus (394 d.C.) nelle ricerche degli ultimi vent’anni; Riccardo Cecovini, Tracce di impianti di parcellizzazione agraria di età romana nella piana di Salcano; Sebastiano Blancato, Fra Mossa e Lucinico nel 1262; Silvano Cavazza I primi decenni della contea asburgica di Gorizia; Federico Vidic, Le missioni diplomatiche di Giovanni Pompeo Coronini; Paolo Iancis, “Bastonate” per la rivoluzione: il difficile esordio della nuova agricoltura nel Goriziano; Rudj Gorian, I “calcoli barzelliniani”: studi e opere del buchalter Gian Giuseppe Barzellini tra editoria goriziana, stampa italiana, ricezione europea; Alessio Stasi, Ritratti goriziani della collezione Coronini di San Pietro; Donatella Porcedda, «Ad onore sempre e gloria di cotesta itala sua terra»: la donazione Ascoli alla città di Gorizia.
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