Pubblicazioni

Il Friuli dagli Ottoni agli Hohenstaufen, Atti del Convegno Internazionale di Studio (Udine, 3-4 novembre 1983)

a cura di Giuseppe Fornasir

Udine, 1984

Tenutosi a Udine nel 1983 su delega del Comune nel quadro del millenario della prima menzione documentata, il convegno internazionale ripercorre la storia del Friuli dal X al XIII secolo, da Ottone di Sassonia a Federico II di Svevia. Il patriarcato è definito “de parte imperii”, espressione più consona forse in epoca di dispute guelfo-ghibelline, ma, usata per l’epoca precedente, rimarca la dipendenza all’impero e dalle direttive germaniche, anche se esso fa parte del Regnum Italiae. Si avvicendano figure molto importanti per la storia de Friuli: Poppone (parente dell’imperatore), Sigeardo (che nel 1077 diventa titolare del feudo comitale: Enrico IV concede alla Chiesa aquileiese tutto il territorio friulano con diritti comitali ed esercizio di ogni potestà), Ulrico di Eppenstein (fondatore di Moggio secondo la regola di Hirsau e riformatore di Rosazzo),  e via via fino a Bertoldo di Andechs-Merania che – con il rientro nei ranghi papali all’epoca della scomunica di Federico II - chiude la serie dei patriarchi tedeschi sostenuti dall’imperatore e a lui fedeli. Il periodo di questi patriarchi è funestato dalle invasioni degli Ungari e degli Slavi, che lasciano dietro a sé oltre a terre devastate, anche toponimi e fortificazioni a difesa, sia civili che religiose. Ma è anche un tempo di ricostruzioni, di documenti ufficiali, di scriptoria, di musica codificata, di arte che va a incasellarsi nelle forme del romanico.

 

Indice: Presentazione. Carlo Guido Mor, Il Patriarcato “de parte imperii”; Cornelio Cesare Desinan, Nomi locali e storia friulana nei secoli X-XIII; Reinhard Härtel, I documenti del patriarca Poppone a favore del monastero femminile di S. Maria e del Capitolo di Aquileia; Cesare Scalon, Fonti e ricerche per la storia del monastero benedettino di S. Maria di Aquileia; Pietro Zovatto, Presenza dell'ordine francescano nel Friuli (sec. XIII); Tito Miotti, Cenno sulle strutture fortificate friulane agli albori del patriarcato aquileiese; Aldo A. Settia, Chiese e fortezze nel popolamento delle diocesi friulane; Maria Laura Iona, Note di diplomatica patriarcale; Heinrich Schmidinger, Federico II e il Friuli; Giovanni Maria Del Basso, Le insegne dei cinque castelli ricordati nel documento dell’11 giugno 893, di Ottone II; Maria Tore Barbina, Ricerca sugli scriptoria friulani nei secoli X-XIII; Maurizio Grattoni, I primordi friulani della polifonia; Carlo Gaberschek, La scultura preromanica e romanica; Sergio Tavano, Presenze bizantine nella prima pittura romanica del territorio di Aquileia; Giuseppe Bergamini, Miniatura in Friuli tra X e XII secolo; Vinko Šribar, Zum Problem der Friauler Werkstätten; Vida Stare, Die Kulturkontakte zwischen del Alpenslawen und Friaul; Heinz Dopsch, Salzburg und Aquileia; Friedrich Hausmann, Carinziani e stiriani in Friuli.

 

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