Pubblicazioni

Pubblicazioni della Deputazione di Storia Patria del Friuli

Il registro battesimale di Gemona del Friuli 1379-1404

a cura di Flavia De Vitt

Udine, 2000

Collana delle Pubblicazioni della Deputazione di Storia Patria per il Friuli, nr. 28.

Nel 1943, lo storico Hubert Jedin aveva pubblicato un articolo sullo “Zeitschrift der Savigny-Stiftung fiir Rechtsgeschichte" grazie al quale l’autrice ritrova presso la Biblioteca del Seminario arcivescovile di Udine, un registro di battesimi amministrati a Gemona del Friuli tra il 1379 e l’inizio del XV secolo e che si configura come il più antico rinvenuto in Europa: solo dopo il Concilio di Trento del 1563, infatti, sarà fatto obbligo ai parroci di tenere registri di battesimi e matrimoni, e dal 1614 di annotare le sepolture. Di questo registro si sapeva fin dal 1745, quando l’arciprete di Gemona Giuseppe Bini ne aveva data puntuale descrizione al patriarca Daniele Dolfin in visita pastorale, ma solo con Jedin venne realmente notificato agli studiosi. L’archivio della Pieve di Santa Maria Assunta a Gemona comprende registri che vanno dal XIII al XX secolo, riordinati dal Bini e riorganizzati, negli anni Novanta, in otto serie su incarico della Soprintendenza da Liliana Cargnelutti. La straordinarietà del registro – certamente incompleto sotto molti punti di vista – è data dal fatto che esso si incentra sui nuovi nati, battezzati entro i primi otto giorni di vita. Le lacune sono dovute alle ricopiature da fogli sciolti al registro, e talvolta lo spoglio di atti notarili colma queste lacune, ma sfuggono ad esempio i battesimi dei bambini di padre gemonese battezzati altrove, o i bambini nati e morti in casa. Anche le notizie relative ai genitori e ai padrini e alle madrine sono talvolta incomplete o incoerenti (alcune donne sono registrate come mogli, quando si sa da altri documenti che erano vedove). Grazie all’uso dell’elaboratore elettronico è stato possibile uniformare nomi e costruire biografie, così che al di là del mero elenco, si è ricostruito uno spaccato sociale, culturale, religioso e linguistico della cittadina in questo periodo. Nonostante l’omissione del nome delle madri e la presenza di una sola madrina a fronte di due padrini, sono molte anche le notizie sulle donne e sul loro status. L’importanza di fissare i nomi dei battezzati, oltre a confermarne l’inserimento nella comunità, garantiva tutta una serie di futuri diritti (ad esempio, l’eredità). Dopo la prima parte dedicata all’analisi storica dei dati rinvenuti, la seconda parte si occupa dell’edizione del registro, che consta di 1711 registrazioni, mentre la terza parte elenca in ordine alfabetico tutti i nomi incontrati e ne ricostruisce dove possibile i rapporti di parentela. Seguono indici dei nomi di persona, di luogo, delle cose notevoli, l’indice di carte e tabelle e un glossario di termini latini e friulani.

 

Indice: Presentazione; Premessa. PARTE PRIMA. Introduzione storica; Sigle ed abbreviazioni. Il Registro: 1.Tipologia della fonte; 2. Caratteristiche del registro gemonese; 3. Le registrazioni. Gemona nel Tre-Quattrocento: 1. La cittadina e il suo territorio; 2. Aspetti economici. Antroponimia: 1. Struttura del nome; 2. Nomi di battesimo; 3. Mortalità infantile. Famiglie: 1. La paternità; 2. Donne e matrimonio; 3. Registro e testamenti. PARTE SECONDA: Descrizione ed edizione; Sigle ed abbreviazioni; Descrizione del Registro; Segni diacritici; Edizione del Registro. PARTE TERZA: Ordinamento dei nomi di persona e ricostruzione dei personaggi; Abbreviazioni. Indice dei nomi di persona, di luogo e delle cose notevoli. Abbreviazioni; Nomi di persona; Nomi di luogo; Nomi delle cose notevoli. Indice delle carte e delle tabelle. Glossario di termini latini e friulani.

 

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