
Pubblicazioni della Deputazione di Storia Patria del FriuliVenezia, il Patriarcato di Aquileia e le «giurisdizioni» nelle terre patriarcali del Friuli (1420-1620)
Paolo Sarpi (a cura di Corrado Pin)
Udine, 1985
Collana delle Pubblicazioni della Deputazione di Storia Patria per il Friuli, nr. 15.
Nella lunga introduzione, Corrado Pin disegna la cornice nella quale inquadrare la stesura di un trattato inedito attribuito a Paolo Sarpi, e da Pin ritrovato nel Fondo sarpiano della Pontifica Facoltà Teologica “Marianum” di Roma, dal titolo “Le giurisdizioni nelle terre patriarcali del Friuli”.
Pin ripercorre tutte le tappe della genesi del documento, firmato dal copista di Sarpi, Marco Fanzano, e datato 1621. La probabile origine dello scritto è da riferire a una controversia sorta nel 1612 tra il Patriarcato retto da Francesco Barbaro e la Serenissima, per la giurisdizione patriarcale dei territori di San Daniele e di San Vito al Tagliamento. Nel caso di San Daniele erano intervenuti direttamente i cittadini, rappresentati da un medico, Giusto Carga, che aveva chiesto la protezione della Repubblica contro una serie di soprusi messi in atto dal patriarca. Le parti di Venezia vennero affidate al servita Paolo Sarpi: le ragioni a favore della Serenissima si basavano sul possesso del Friuli per diritto di guerra, sulla sovranità sulle terre patriarcali, sul diritto di decidere le controversie circa l’interpretazione dei patti del 1445, sul diritto sovrano di accogliere i ricorsi dei cittadini di San Daniele e San Vito, sull’estraneità della Chiesa di Roma dalle giurisdizioni temporali del patriarcato. Barbaro dal canto suo cercò di dimostrare l’indipendenza da Venezia delle terre di San Daniele e San Vito, coinvolgendo anche il nunzio pontificio, ma senza successo e nel 1616, anno della morte del Barbaro, la questione poteva dirsi chiusa. San Vito, che ricorse direttamente alla Repubblica qualche anno dopo, ebbe invece diverso destino, anche per la diversa origine della richiesta di intervento rispetto a quello della comunità sandanielese, unita contro il patriarca: nel caso di San Vito due parti opposte (comunità e feudatari) cercavano alleanze per questioni di potere interno. Il caso alla fine fu chiuso attorno al 1621 con il disinteresse di Venezia, e di fatto con quello di tutte le parti, ma in questo silenzio si rispecchia anche l’oblio del Trattato e il crescente isolamento dello stesso Sarpi, che muore a breve distanza, nel gennaio del 1623.
Indice: Carlo Guido Mor, Presentazione; Introduzione. Cap. I: Il governo del Patriarcato di Franceso Barbaro; Cap. II: Il patriarca Ermolao Barbaro e Venezia; Cap. III: Il trattato; Giurisdizioni nelle terre patriarcali del Friuli; Indice dei nomi
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