Pubblicazioni della Deputazione di Storia Patria del FriuliXII centenario del Concilio di Cividale (786-1996) Convegno storico-teologico
a cura di Sandro Piussi
Pubblicata da Deputazione di Storia Patria per il Friuli, Facoltà teologica dell’Italia settentrionale
Udine, 1998
Collana delle Pubblicazioni della Deputazione di Storia Patria per il Friuli, nr. 26.
Tenutosi in Cividale tra il 18 e il 20 settembre 1996 per commemorare i milleduecento anni dal Concilio indetto nella stessa città ducale dal patriarca Paolino di Aquileia (740 ca-802) nel 796, il Convegno si articola tra relazioni, di cui qui sono pubblicati gli atti (ma non di tutte le comunicazioni previste viene riportato il testo: Gilberto Pressacco viene a mancare a ridosso della data) e momenti di approfondimento della storia e della cultura forogiuliese, come ben esposto nel Diario che apre la pubblicazione. Il Concilio del 796, strettamente collegato ai precedenti concili indetti da Carlo Magno a Ratisbona (792) e Francoforte (794), ha diverse valenze: Paolino è appena rientrato a Cividale dopo una decina d’anni alla corte carolingia di Aquisgrana, dove ha intessuto amicizie (con Alcuino di York ad esempio), e dove ha potuto seguire l’evoluzione dell’affermarsi politico di Carlo Magno, da vincitore dei Longobardi a nuovo “re dei Cristiani”, in un’epoca tormentata da invasioni e da confusioni dottrinali.
Paolino viene designato quale patriarca dopo un periodo che aveva visto da poco la ricomposizione seguita al lungo scisma dei Tre Capitoli, ma anche la decadenza della sede aquileiese e dove c’era la necessità da parte franca di un collaboratore che accompagnasse la riunificazione politico-militare con l’evangelizzazione dei territori a Est (si pensi alla campagna coercitiva contro gli Avari e gli Slavi, in seguito alla vittoria sui quali Paolino scrisse il Conventus episcoporum ad ripas Danubii). Una cristianizzazione che doveva seguire una “retta” professione di fede. Ecco che Paolino definisce – in chiave antiadozionista - la fede trinitaria proclamando la formula del Simbolo Apostolico arricchita dall’aggiunta normativa del Filioque (sulla processione dello Spirito Santo dal Padre e dal Figlio). L’eresia adozionista, sviluppatasi in Spagna, metteva in dubbio la stessa natura divina del Cristo, ritenuto “Figlio adottivo” di Dio. Paolino se ne era occupato dopo il Concilio di Francoforte nel Lybellus Sacrosyllabus e se ne occuperà più avanti con i tre libri Contra Felicem (Felice di Urgel, esponente dell’adozionismo) nei quali espone l'autentica dottrina cattolica, secondo la quale nell'unico e vero Figlio di Dio che prese carne da Maria, permaneva lo stesso Dio nelle due nature, quella divina e quella umana. Al Filioque fanno seguito 14 canoni di carattere ecclesiale-liturgico ed etico-morale. Il Concilio del 796 conferma la collaborazione tra il patriarca e Carlo Magno (cui verranno mandati gli atti) in chiave riunificatrice sia politica (amicizia con la chiesa di Salisburgo e con i margravi della zona), sia ecclesiale (obbedienza a Roma, evangelizzazione delle aree slave conquistate), nell’ottica di un nuovo assetto di potere europeo.
Indice: Diario; Premessa; Dati biografici e storici relativi al Patriarca Paolino; Paulini, Epistola, traduzione di Sandro Piussi; Concilium Foroiuliense, traduzione di Sandro Piussi; Gian Carlo Menis, Paolino d’Aquileia grande vescovo riformatore; Giuseppe Cuscito, Aspetti e problemi della Chiesa locale al tempo di Paolino; Giuseppe Fornasari, Il pensiero politico di Paolino d’Aquileia: un problema di metodo; Sandro Piussi, Il Concilio di Cividale nella storia dell’impero carolingio; Rajko Bratoš, La cristianizzazione degli Slavi negli atti del Convegno “Ad ripas Danubii” e del Concilio di Cividale; Appendice: Timotej Knific, Dati materiali sul cristianesimo nel territorio della Slovenia tra l’VIII e il X secolo; Rinaldo Fabris, L’uso della Bibbia negli scritti di Paolino d’Aquileia; Marino Qualizza, Aspetti della dottrina trinitaria in Paolino d’Aquileia in particolare nel Concilio di Cividale; Franco Giulio Brambilla, La cristologia di Paolino d’Aquileia e la controversia adozionista; Ettore Malnati, Aspetti marginali del Concilio di Cividale; Gennadios, Metropolita di Sassima, Il “Filioque” rimane ancora un motivo teologico di conflitto fra l’ Occidente e l’Oriente cristiano nel dialogo ecumenico? (un contributo Ortodosso); Alessio Persic, Una traduzione nuova e integrale delle poesie di Paolino d’Aquileia: qualche indiscrezione in corso d’opera.
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